lunedì 18 novembre 2019

Tsitsipas: maestro pronto allo slam?

Stefanos Tsitsipas è il maestro del 2019: dopo una partita intensa decisa al tie-break del terzo set (6-7 6-2 7-6), il greco ha sollevato il trofeo più importante della sua carriera ai danni di un comunque grande Dominic Thiem. Dopo una stagione di picchi e qualche tonfo, Tsitsipas ha confermato le impressioni di (quasi) tutti, ovvero che tra i giovani, insieme a Medvedev, lui sia il più pronto per l'assalto alle prime posizioni e quindi ai titoli del Grande Slam che ad oggi rimangono un'esclusiva riservata ai Fab3.

Una cosa è certa: il pubblico lo ha scelto come beniamino per il futuro. Uno stile di gioco anomalo, con una ricerca della profondità costante ma senza l'ossessione per le linee, certamente offensivo e un atteggiamento emotivo ma non scontroso in campo hanno fatto sì che gli spettatori si sentissero coinvolti e scegliessero le sue parti; se per la maggior parte del tempo il pubblico di Londra (che comunque non è assolutamente quello di Wimbledon, ndr) era stato imparziale, al momento decisivo si è apertamente schierato nei confronti del ragazzo classe 1998, che è rimasto sorpreso e contento di ciò come ammesso da lui stesso nelle dichiarazioni post-partita.

È assolutamente troppo presto per poter dire che questo sia il torneo della consacrazione, è sufficiente guardare Zverev: in seguito alla vittoria delle Finals ha giocato la peggior stagione in carriera da quando è ad alti livelli. Ergo, il ragazzo ha ancora da farne di strada. Perché il Nadal delle Finals non è il Nadal del resto dell'anno, perché Djokovic non avrà alcuna intenzione di lasciare allo spagnolo la numero uno per troppo tempo, perché Federer non sembra avere intenzione di battere bandiera bianca... In più non bisogna dimenticarsi di Medvedev, autore di una stagione sul cemento americano a dir poco sorprendente, di Zverev che ha sicuramente voglia di riscatto, dello stesso Thiem che ha giocato una gran stagione, magari di uno Shapovalov reduce dalla sua prima finale 1000...
Di strada da fare insomma ce n'è, di concorrenza ancor di più, ma il talento non manca al greco, né la voglia e soprattutto la personalità per competere a certi livelli e in certi palcoscenici in cui sembra trovarsi a proprio agio. E ieri il pubblico dell'O2 Arena se n'è accorto.
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